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  • Visto il regolamento sull’autonomia D.P.R. 275/1999 che sancisce all’art. 4 comma 2 che “le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l’altro:….. 
  • “l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi… 
  • l’aggregazione delle discipline in aree ed ambiti disciplinari” 
  • all’art.5, comma 4 “…..le modalità di impiego dei docenti possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel POF” 
  • visto  l’Atto d’Indirizzo del MIUR dell’8 settembre 2009 che, in premessa, definisce l’autonomia scolastica quadro   di riferimento irrinunciabile (specificando che “con l’autonomia organizzativa si creano le condizioni per il superamento dei vincoli in materia di unità oraria, di lezione, dell’unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e di impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali”) e al punto 3.2.3, relativo alle modalità organizzative della scuola primaria, indica il modello del docente unico/prevalente – di cui al D.L 137/2008 convertito nella legge n. 169/2008 - come modello da privilegiare, ma “l’indicazione del modello lascia autonomia alle scuole per strutturare assetti didattico-organizzativi, nell’ambito dell’organico assegnato, secondo la propria programmazione e valutazione” e specifica che “il passaggio, ancorchè graduale, dal modulo al docente unico/prevalente…..richiede da parte dei collegi dei docenti e dei dirigenti scolastici l’esame approfondito e la progettazione di nuove articolazioni orarie e didattiche, nella salvaguardia della qualità del servizio”. 
 
Per tutte le classi si è scelto il modello organizzativo didattico dell’ insegnante prevalente quale figura di riferimento assegnato a ciascuna classe (art. 3.2.2 “i modelli organizzativi nella scuola primaria” dell’atto di indirizzo MIUR dell’8/9/2009). L’orario di ogni classe è completato da un insegnante “modulare” (ovvero in comune fra più classi dello stesso anno di corso) con  insegnamento specifico per alcuni ambiti disciplinari o discipline e dagli insegnanti specialisti o specializzati per peculiari insegnamenti (es. inglese, religione, informatica). 
 

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